Ed ecco che provano a convincerci che l’astensionismo dipenda da accordi mancati, alleanze soltanto accennate e non andate in porto e altre scemenze del genere. La verità è che è in crisi la democrazia rappresentativa perché di fatto non rappresenta più nessuno.
I cittadini non votarono per il governo delle larghe intese nel 2013 ma si ritrovarono le larghe intese grazie a Napolitano. Così come non votarono il governo dell’assembramento ma per decisione di Mattarella (e degli ignavi che piegarono la testa per qualche mese in più di stipendio da parlamentare) si ritrovarono Draghi, quello stesso Draghi che ormai nessuno ricorda più.
Per non parlare dei cittadini che votarono ai referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti o a favore dell’acqua pubblica e che poi si sono ritrovati con i rimborsi elettori alla politica (un vergognoso raggiro) e l’acqua sempre più privatizzata.
Sulle armi in Ucraina stessa storia. La stragrande maggioranza dei cittadini non ne vuole più sapere ma i “politici” obbligati dalla NATO abbassano la testa violentando, ancora una volta, la volontà popolare. L’astensionismo per loro non è affatto una tragedia, anzi. Per questo tolte quattro frasi di circostanza smetteranno di parlare del non-voto molto presto. Buona visione e continuiamo ad informarci!
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